Elly Schlein: Tra Musica, Politica e Sostenibilità

Elly Schlein

Elena Schlein, nota come Elly, nasce a Lugano (Svizzera) da madre italiana e padre americano. La sua storia familiare è europea e caratterizzata da radici profonde: il nonno materno, Agostino Viviani, è stato un avvocato senese e fervente antifascista, mentre il nonno paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa Orientale che ha vissuto le tragedie del Novecento. Elly ha un fratello e una sorella maggiori che vivono in altri Paesi europei. Fin dall'età di cinque anni, mostra interesse per la musica, suonando il pianoforte, ma a quindici anni acquista di nascosto una chitarra elettrica.

2004 - Il Diploma:

Nel 2004, Elena Schlein, compie un significativo passo verso il suo percorso educativo diplomandosi al Liceo di Lugano. La sua eccellenza accademica le vale il prestigioso premio Maraini per i migliori risultati dell'anno di maturità, sottolineando fin da subito il suo impegno e la sua dedizione agli studi.

Decisa a intraprendere un nuovo capitolo della sua vita, Elly decide di ritornare in Italia, il paese d'origine materna, per dare inizio alla sua esperienza universitaria a Bologna. Qui, la sua scelta iniziale si indirizza verso il corso di Dams, dimostrando una mente aperta alle diverse sfaccettature della cultura e dell'arte. Tuttavia, la sua curiosità e il desiderio di esplorare altre discipline la portano successivamente a trasferirsi nel corso di Giurisprudenza.

Questo periodo formativo segna il suo percorso verso il mondo accademico, confermando la sua determinazione nel perseguire la conoscenza e l'approfondimento delle tematiche giuridiche. Il suo diploma non solo sancisce il raggiungimento di un importante traguardo educativo, ma anche il punto di partenza per un cammino che la porterà a diventare una figura di spicco nel panorama politico e sociale. La sua esperienza al Liceo di Lugano diventa il trampolino di lancio per una serie di successi accademici e impegno sociale che caratterizzeranno il resto della sua carriera.

2008 - La Campagna per Obama:

Nel 2008, di fronte all'epocale sfida tra Barack Obama e John McCain per la presidenza degli Stati Uniti, Elena Schlein si distingue per la sua volontà di partecipare attivamente e fare la differenza. Decidendo di non rimanere spettatrice passiva, Elly intraprende un viaggio significativo verso Chicago, diventando una volontaria determinata nella campagna elettorale di Obama.

Questa esperienza si rivela fondamentale e segna profondamente la sua visione della politica e della partecipazione civica. Attraverso un blog personale, Elly condivide i dettagli di questa avventura a Chicago, evidenziando il suo coinvolgimento diretto nelle dinamiche della campagna elettorale. La sua narrazione riflette non solo il lato entusiasmante e ispiratore di sostenere un candidato come Obama, ma anche le sfide e le realtà del processo politico.

La campagna per Obama diventa un catalizzatore per la passione di Elly per la comunicazione politica e la sua insistenza sulla costruzione di campagne "grassroots", mirate a coinvolgere la base e a promuovere il coinvolgimento collettivo. Quest'esperienza non è solo un episodio nella sua vita, ma un capitolo formativo che contribuisce in modo significativo alla sua crescita personale e al suo sviluppo professionale.

La decisione di tornare a Chicago nel 2012, questa volta per formare i nuovi volontari per la rielezione di Obama, sottolinea l'importanza che Elly attribuisce alla partecipazione politica e al ruolo che ciascun individuo può giocare nel plasmare il futuro della propria società. La campagna per Obama del 2008 rappresenta, dunque, un punto di svolta nella sua vita, alimentando la sua passione per la politica e contribuendo a definire la sua missione di costruire un impegno civico e politico basato sulla partecipazione attiva e inclusiva.

2011 - La Laurea:

Nel 2011, Elena Schlein compie un altro straordinario passo nel suo percorso educativo laureandosi con il massimo dei voti, segnando così un traguardo di eccellenza accademica presso l'università di Bologna. Questo riconoscimento non solo attesta la sua dedicazione agli studi, ma evidenzia anche la profondità delle sue analisi e il suo impegno costante nel perseguire la conoscenza.

Le due tesi che Elly presenta durante il percorso di laurea sono rivelatrici della sua inclinazione per le questioni sociali e giuridiche. La prima tesi affronta il tema della criminalizzazione e sovrarappresentazione dei migranti in carcere, offrendo uno sguardo critico sul sistema penale e la sua interazione con le questioni migratorie. La seconda tesi si concentra sui diritti degli stranieri nella giurisprudenza costituzionale, dimostrando la sua volontà di esplorare le dinamiche complesse della legislazione e della protezione dei diritti fondamentali.

Durante gli anni universitari, Elly non solo si distingue per i risultati accademici, ma si impegna attivamente nelle associazioni studentesche. Il suo coinvolgimento spazia dalla comunicazione e grafica all'organizzazione di eventi, consolidando così la sua leadership e competenze trasversali. La sua elezione per due volte come rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà sottolinea il riconoscimento della sua voce e del suo impegno nella comunità accademica.

Parallelamente al percorso accademico, Elly contribuisce alla fondazione dell'associazione Progrè, dimostrando un impegno costante verso le questioni sociali. Attraverso questa associazione, cura video inchieste sul carcere e organizza un festival sui luoghi comuni legati all'immigrazione, evidenziando la sua sensibilità e impegno verso tematiche socialmente rilevanti.

La laurea di Elly non è solo il completamento di un percorso accademico, ma rappresenta anche il punto di partenza per il suo impatto nel mondo sociale e politico, consolidando il suo ruolo come pensatrice critica e attivista impegnata.

2012 - “Anija-La Nave”:

Nel 2012, l'attenzione di Elena Schlein si sposta verso il mondo del cinema, segnando un capitolo significativo nella sua carriera. Durante questo anno, Elly si dedica al documentario "Anija-La Nave" di Roland Sejko, un'opera che cattura la fuga collettiva di migliaia di persone dall'Albania verso l'Italia a bordo di grandi e piccole navi. Il film, prodotto dall'Istituto Luce – Cinecittà, riceve l'importante riconoscimento del premio David di Donatello come miglior documentario nel 2013.

La partecipazione attiva di Elly nel mondo cinematografico non è una novità, poiché già dal 2003 scrive recensioni per testate e blog e frequenta il Festival internazionale del Film di Locarno. Tuttavia, il suo coinvolgimento diretto nella realizzazione di "Anija-La Nave" rappresenta un salto qualitativo nella sua relazione con il settore cinematografico.

Il documentario affronta una vicenda umana di grande rilevanza sociale, raccontando la storia di migliaia di persone che intraprendono un viaggio pericoloso in cerca di una vita migliore. L'impegno di Elly nel progetto rivela la sua sensibilità verso le questioni migratorie e il suo desiderio di utilizzare il mezzo cinematografico per dare voce a storie spesso trascurate.

Contestualmente, nello stesso anno, Elly gira una video inchiesta con Pippo Civati sul tema dei fondi italiani non dichiarati in Svizzera. Questa ulteriore incursione nel giornalismo investigativo evidenzia la sua versatilità e il suo impegno nel portare alla luce questioni rilevanti e spesso sfuggenti all'attenzione pubblica.

Il 2012 si presenta dunque come un anno cruciale in cui Elly Schlein unisce la sua passione per il cinema alla sua vocazione sociale, contribuendo a dare visibilità a storie e temi che richiedono un'attenzione più approfondita e umana.

2013 - #OccupyPD:

Nel 2013, Elena Schlein emerge come figura chiave durante i convulsi giorni dell'elezione del Presidente della Repubblica e delle tensioni politiche in Italia. In risposta ai 101 franchi tiratori che affossarono la candidatura di Romano Prodi, Elly si unisce a molti altri attivisti per lanciare la mobilitazione nazionale di protesta chiamata #OccupyPD.

Organizzando la rete a livello nazionale, Elly si impegna attivamente nella creazione di un movimento che si oppone alle larghe intese e che promuove un coinvolgimento civico più profondo. Il contesto politico tumultuoso e le manovre controverse spingono Elly e altri attivisti a mettere in campo una risposta collettiva, incarnata proprio dall'hashtag #OccupyPD.

L'iniziativa, ispirata dalle proteste Occupy nel contesto globale, diventa un punto di convergenza per coloro che desiderano esprimere il loro dissenso contro la situazione politica dominante. Elly, con il suo spirito guida e la sua passione per la partecipazione attiva, contribuisce a organizzare manifestazioni, incontri e azioni mirate a promuovere una democrazia più partecipativa e trasparente.

La mobilitazione di #OccupyPD non solo si concentra sulla contestazione delle larghe intese, ma diventa anche un richiamo all'importanza della voce dei cittadini nel processo decisionale. La rete organizzata da Elly dimostra la sua abilità nel costruire movimenti sociali e influenzare la narrazione politica, cercando di restituire il potere e la rappresentanza al popolo.

Questo capitolo del suo impegno politico sottolinea l'indomito spirito di Elly nel cercare soluzioni innovative e partecipative per affrontare le sfide politiche. La sua leadership durante #OccupyPD riflette l'essenza del suo impegno verso una democrazia più autentica e partecipativa.

2013 - La Campagna con Civati:

Nel 2013, Elena Schlein si distingue per il suo coinvolgimento dinamico nella campagna politica insieme a Giuseppe Civati. In un contesto politico caratterizzato da tensioni e sfide, Elly si impegna attivamente nella campagna per la segreteria del Partito Democratico (PD) al fianco di Civati, con l'obiettivo di portare venti di cambiamento e innovazione nel partito.

Attraverso una tournée che tocca settanta tappe in pochi mesi, Elly attraversa l'Italia insieme a Civati e ai "Civoti", sostenendo con entusiasmo la necessità di riformare il PD per rispondere alle esigenze del Paese. Il loro approccio è caratterizzato dalla voglia di cambiamento e dalla consapevolezza dell'importanza di coinvolgere attivamente la base del partito.

L'energia di Elly durante la campagna riflette la sua convinzione nella costruzione di un Partito Democratico più inclusivo e orientato alle esigenze della popolazione. Il suo coinvolgimento si estende ben oltre il palcoscenico politico, toccando direttamente le comunità locali attraverso incontri, dibattiti e iniziative mirate.

Dopo la campagna elettorale, Elly viene eletta sia nell'Assemblea che nella Direzione nazionale del PD, riconoscimento del suo ruolo di rilievo nel plasmare il futuro del partito. La sua presenza attiva e la sua capacità di comunicare in modo coinvolgente contribuiscono al clima di rinnovamento e cambiamento che permea la campagna con Civati.

La campagna del 2013 non è solo una fase transitoria nella carriera di Elly, ma rappresenta un ulteriore passo nella sua missione di costruire un'impegno politico autentico, basato sulla partecipazione diretta dei cittadini e sulla volontà di trasformare le istituzioni esistenti.

2014 - #slowfoot:

Nel 2014, Elena Schlein affronta una nuova sfida intraprendendo la sua candidatura alle elezioni europee con una campagna innovativa denominata #slowfoot. Questa iniziativa non solo segna un cambiamento di prospettiva nella sua carriera politica, ma rappresenta anche un'audace dichiarazione d'intenti per un futuro più sostenibile e centrato sulla partecipazione attiva dei cittadini.

La campagna #slowfoot è caratterizzata dall'approccio di Elly, che decide di percorrere a piedi la strada della politica, coinvolgendo i cittadini in una mobilitazione collettiva. La scelta di camminare simboleggia la volontà di Elly di avvicinarsi fisicamente alle persone, ascoltare le loro esigenze e riflettere insieme sulle sfide ambientali e sociali.

Il termine #slowfoot non si limita a una mera modalità di spostamento; rappresenta un approccio deliberato e consapevole alla politica. Elly propone un dialogo più lento e riflessivo, contrastando la frenesia delle campagne tradizionali e puntando a costruire una connessione più profonda con la comunità.

La campagna si trasforma in un laboratorio di idee, un momento di confronto diretto con i cittadini sulle tematiche fondamentali della sostenibilità, dell'ambiente e della partecipazione democratica. Elly non solo propone idee, ma ascolta attivamente le voci della gente, alimentando così una narrazione politica basata sulla consapevolezza e la collaborazione.

#slowfoot si rivela non solo un mezzo per raggiungere il Parlamento europeo, ma un'opportunità per Elly di plasmare il discorso pubblico e introdurre nuovi modelli di coinvolgimento politico. Questa campagna rappresenta il coraggio di abbracciare un approccio diverso alla politica, posizionando Elly come avanguardia di un movimento che promuove un cambiamento graduale, sostenibile e inclusivo.

2014 - Il Parlamento Europeo:

Il 25 maggio 2014 segna un momento epocale per Elena Schlein poiché viene eletta al Parlamento europeo con un notevole consenso, ottenendo ben 54.802 preferenze. Questo risultato non solo conferma il sostegno significativo da parte degli elettori, ma apre anche le porte a una nuova fase della sua carriera politica, portandola a far parte di istituzioni chiave dell'Unione Europea.

Una volta entrata nel Parlamento europeo, Elly assume ruoli di rilievo nelle Commissioni Sviluppo (DEVE), Libertà civili giustizia e affari interni (LIBE) e Parità di genere (FEMM). La sua partecipazione attiva si estende ulteriormente, diventando Vicepresidente della Delegazione alla Commissione SAPC UE-Albania e Copresidente dell'Intergruppo ITCO su Integrità, Trasparenza, Anti-corruzione e criminalità organizzata.

Elly porta avanti i temi centrali della sua campagna elettorale, impegnandosi sui diritti, l'immigrazione, la giustizia fiscale, la conversione ecologica e la lotta alla corruzione e alle mafie. La sua presenza nel Parlamento europeo è caratterizzata da un approccio deciso e dalla volontà di tradurre gli ideali per cui si è battuta in azioni concrete e politiche.

Il suo ruolo nel plasmare le politiche europee riflette la sua dedizione a questioni sociali e ambientali, oltre a evidenziare la sua abilità nel navigare il complesso contesto politico dell'Unione Europea. Elly emerge come un'efficace voce per i temi che ha abbracciato fin dall'inizio della sua carriera, portando la sua passione e determinazione nei corridoi del potere europeo. La sua presenza nel Parlamento europeo sottolinea la continuità del suo impegno per una politica inclusiva e sostenibile a livello internazionale.

2015 - La Frattura con il PD:

Il 6 maggio 2015 segna un punto di svolta significativo nella carriera politica di Elena Schlein quando, in risposta a diverse decisioni politiche, tra cui l'approvazione dell'Italicum, la riforma della scuola e il Jobsact, decide di dissociarsi dal Partito Democratico (PD). Questa decisione non è solo una frattura politica, ma simboleggia una rottura irreversibile con la linea intrapresa dal governo Renzi.

Le divergenze di opinione con le politiche adottate dal PD, unite a fratture insanabili sulla direzione del partito, spingono Elly e altri compagni di battaglia, tra cui Pippo Civati, a lasciare il PD il 21 giugno 2015. Questo atto di dissociazione dà vita a Possibile, un nuovo movimento politico che si propone come alternativa e polo di aggregazione per chi condivide una visione più progressista e inclusiva.

La scelta di Elly di abbandonare il PD riflette la sua coerenza nei confronti dei principi e delle idee per cui si è impegnata fin dall'inizio della sua carriera politica. La sua critica alle politiche implementate mira a promuovere una visione più attenta alle esigenze della popolazione e meno incentrata su manovre politiche e riforme critiche.

Il passaggio a Possibile rappresenta un nuovo inizio per Elly e i suoi alleati, aprendo la strada a un progetto politico più in linea con le loro convinzioni. Questo momento di frattura non è solo una dimostrazione di coraggio, ma anche un'opportunità per contribuire a una ridefinizione del panorama politico italiano, puntando a una leadership più autentica e rappresentativa.

La rottura con il PD diventa così un capitolo cruciale nella storia politica di Elly, segnando la sua volontà di perseguire un percorso più coerente con i valori e gli ideali per cui si è sempre battuta.

2017 - Premio Mep Awards 2017:

Nel 2017, Elena Schlein riceve il prestigioso premio Mep Awards come Deputato dell'anno sui temi dello Sviluppo. Questo riconoscimento è il risultato tangibile del suo impegno nella Commissione Sviluppo (DEVE) del Parlamento europeo. La sua dedizione si evidenzia in particolare attraverso il suo ruolo di Relatrice del Parlamento, affrontando con determinazione tematiche cruciali come il contrasto all'evasione ed elusione fiscale nei Paesi in via di Sviluppo.

La sua partecipazione attiva si estende anche ai nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 (SDGs), un ambito cruciale che Elly abbraccia con zelo e competenza. La sua leadership nella Commissione Sviluppo non è solo limitata a questioni economiche, ma si estende anche alla comprensione dei legami profondi tra migrazioni e sviluppo, dimostrando la sua capacità di affrontare tematiche complesse con una prospettiva olistica.

La votazione storica del Parlamento europeo a favore di una riforma rivoluzionaria nel novembre 2017 rappresenta uno dei momenti salienti del suo mandato. Elly, attraverso un negoziato di due anni e la presentazione di 145 emendamenti, contribuisce al cambiamento del criterio del primo Paese di ingresso nell'UE riguardo alle richieste d'asilo. Il risultato è una proposta di ricollocamento automatico e permanente, promuovendo una più equa condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri.

Il premio Mep Awards del 2017 sottolinea il riconoscimento della comunità europea per l'eccezionale contributo di Elly nel campo dello sviluppo sostenibile e della giustizia fiscale. Questo successo non solo riflette il suo impegno incrollabile, ma anche la sua abilità nel tradurre le sue convinzioni in azioni concrete che hanno un impatto positivo su scala europea.

2018 - Le Battaglie in Parlamento:

Nel 2018, Elena Schlein emerge come figura chiave nel Parlamento europeo, affrontando battaglie cruciali e portando avanti importanti riforme. Il suo ruolo di rilievo nel gruppo Socialista e Democratico la vede nominata relatrice sulla riforma del Regolamento di Dublino, un aspetto centrale delle politiche europee riguardanti l'asilo e l'immigrazione.

Durante un impegnativo negoziato di due anni e 22 riunioni, Elly presenta un impianto ambizioso comprendente 145 emendamenti. Il suo obiettivo è cancellare il criterio del primo Paese di accesso, ritenuto ipocrita, e assicurare un'equa condivisione delle responsabilità tra tutti gli Stati europei. La sua determinazione porta a una votazione storica nel novembre 2017, in cui un'ampia maggioranza del Parlamento europeo approva una proposta di riforma rivoluzionaria. Questa proposta prevede la cancellazione del criterio del primo Paese di ingresso, sostituendolo con un meccanismo di ricollocamento automatico e permanente.

Le sue battaglie in Parlamento sottolineano la sua volontà di affrontare le sfide complesse e urgenti legate all'asilo e all'immigrazione. Elly si distingue per la sua capacità di navigare il complesso contesto politico europeo, promuovendo una visione più equa e solidale nella gestione dei flussi migratori.

Il suo impegno nella riforma del Regolamento di Dublino rappresenta un capitolo cruciale nella sua carriera, dimostrando la sua leadership nel plasmare le politiche europee. Le sue battaglie in Parlamento testimoniano la sua dedizione incrollabile a promuovere riforme significative e a contribuire a un'Europa più giusta e inclusiva.

2020 - Le Elezioni Regionali:

Nel gennaio 2020, Elena Schlein si lancia in una nuova e significativa sfida: le elezioni regionali, guidando la lista Emilia-Romagna Coraggiosa. La sua candidatura elettorale, caratterizzata da una visione audace e progressista, si traduce in un risultato notevole quando viene eletta nell'Assemblea legislativa regionale.

Il successo della lista Emilia-Romagna Coraggiosa, che ottiene oltre 22.000 preferenze, consente a Elly di ricevere l'incarico di Vicepresidente e Assessora al contrasto delle diseguaglianze e transizione ecologica. La sua elezione riflette non solo l'appoggio significativo da parte degli elettori, ma anche il riconoscimento della sua competenza e dedizione alla causa della giustizia sociale e dell'ambiente.

Nel nuovo ruolo, Elly si impegna attivamente nella promozione di politiche mirate a contrastare le diseguaglianze e a favorire una transizione ecologica sostenibile. La sua presenza in Regione Emilia-Romagna diventa un punto di riferimento per chi auspica un cambiamento progressista e una leadership attenta alle esigenze della comunità.

L'approccio di Elly alle elezioni regionali si differenzia per la sua determinazione a coinvolgere attivamente i cittadini nella definizione delle politiche regionali. La sua campagna, improntata all'inclusione e alla partecipazione diretta, rappresenta un esempio di come la politica possa essere guidata da valori di trasparenza e collaborazione.

Il 2020 segna un nuovo capitolo nella carriera di Elly, in cui la sua leadership e la sua volontà di promuovere cambiamenti significativi si estendono a livello regionale. La sua elezione è un testamento della fiducia della comunità nella sua capacità di trasformare le idee in azioni concrete per il bene della società e dell'ambiente.

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