Elena Schlein, nota come Elly, nasce a Lugano (Svizzera) da madre italiana e padre americano. La sua storia familiare è europea e caratterizzata da radici profonde: il nonno materno, Agostino Viviani, è stato un avvocato senese e fervente antifascista, mentre il nonno paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa Orientale che ha vissuto le tragedie del Novecento. Elly ha un fratello e una sorella maggiori che vivono in altri Paesi europei. Fin dall'età di cinque anni, mostra interesse per la musica, suonando il pianoforte, ma a quindici anni acquista di nascosto una chitarra elettrica.
- 2004 - Il Diploma:
- 2008 - La Campagna per Obama:
- 2011 - La Laurea:
- 2012 - “Anija-La Nave”:
- 2013 - #OccupyPD:
- 2013 - La Campagna con Civati:
- 2014 - #slowfoot:
- 2014 - Il Parlamento Europeo:
- 2015 - La Frattura con il PD:
- 2017 - Premio Mep Awards 2017:
- 2018 - Le Battaglie in Parlamento:
- 2020 - Le Elezioni Regionali:
2004 - Il Diploma:
Nel 2004, Elena Schlein, compie un significativo passo verso il suo percorso educativo diplomandosi al Liceo di Lugano. La sua eccellenza accademica le vale il prestigioso premio Maraini per i migliori risultati dell'anno di maturità, sottolineando fin da subito il suo impegno e la sua dedizione agli studi.
Decisa a intraprendere un nuovo capitolo della sua vita, Elly decide di ritornare in Italia, il paese d'origine materna, per dare inizio alla sua esperienza universitaria a Bologna. Qui, la sua scelta iniziale si indirizza verso il corso di Dams, dimostrando una mente aperta alle diverse sfaccettature della cultura e dell'arte. Tuttavia, la sua curiosità e il desiderio di esplorare altre discipline la portano successivamente a trasferirsi nel corso di Giurisprudenza.
Questo periodo formativo segna il suo percorso verso il mondo accademico, confermando la sua determinazione nel perseguire la conoscenza e l'approfondimento delle tematiche giuridiche. Il suo diploma non solo sancisce il raggiungimento di un importante traguardo educativo, ma anche il punto di partenza per un cammino che la porterà a diventare una figura di spicco nel panorama politico e sociale. La sua esperienza al Liceo di Lugano diventa il trampolino di lancio per una serie di successi accademici e impegno sociale che caratterizzeranno il resto della sua carriera.
2008 - La Campagna per Obama:
Nel 2008, di fronte all'epocale sfida tra Barack Obama e John McCain per la presidenza degli Stati Uniti, Elena Schlein si distingue per la sua volontà di partecipare attivamente e fare la differenza. Decidendo di non rimanere spettatrice passiva, Elly intraprende un viaggio significativo verso Chicago, diventando una volontaria determinata nella campagna elettorale di Obama.
Questa esperienza si rivela fondamentale e segna profondamente la sua visione della politica e della partecipazione civica. Attraverso un blog personale, Elly condivide i dettagli di questa avventura a Chicago, evidenziando il suo coinvolgimento diretto nelle dinamiche della campagna elettorale. La sua narrazione riflette non solo il lato entusiasmante e ispiratore di sostenere un candidato come Obama, ma anche le sfide e le realtà del processo politico.
La campagna per Obama diventa un catalizzatore per la passione di Elly per la comunicazione politica e la sua insistenza sulla costruzione di campagne "grassroots", mirate a coinvolgere la base e a promuovere il coinvolgimento collettivo. Quest'esperienza non è solo un episodio nella sua vita, ma un capitolo formativo che contribuisce in modo significativo alla sua crescita personale e al suo sviluppo professionale.
La decisione di tornare a Chicago nel 2012, questa volta per formare i nuovi volontari per la rielezione di Obama, sottolinea l'importanza che Elly attribuisce alla partecipazione politica e al ruolo che ciascun individuo può giocare nel plasmare il futuro della propria società. La campagna per Obama del 2008 rappresenta, dunque, un punto di svolta nella sua vita, alimentando la sua passione per la politica e contribuendo a definire la sua missione di costruire un impegno civico e politico basato sulla partecipazione attiva e inclusiva.
2011 - La Laurea:
Nel 2011, Elena Schlein compie un altro straordinario passo nel suo percorso educativo laureandosi con il massimo dei voti, segnando così un traguardo di eccellenza accademica presso l'università di Bologna. Questo riconoscimento non solo attesta la sua dedicazione agli studi, ma evidenzia anche la profondità delle sue analisi e il suo impegno costante nel perseguire la conoscenza.
Le due tesi che Elly presenta durante il percorso di laurea sono rivelatrici della sua inclinazione per le questioni sociali e giuridiche. La prima tesi affronta il tema della criminalizzazione e sovrarappresentazione dei migranti in carcere, offrendo uno sguardo critico sul sistema penale e la sua interazione con le questioni migratorie. La seconda tesi si concentra sui diritti degli stranieri nella giurisprudenza costituzionale, dimostrando la sua volontà di esplorare le dinamiche complesse della legislazione e della protezione dei diritti fondamentali.
Durante gli anni universitari, Elly non solo si distingue per i risultati accademici, ma si impegna attivamente nelle associazioni studentesche. Il suo coinvolgimento spazia dalla comunicazione e grafica all'organizzazione di eventi, consolidando così la sua leadership e competenze trasversali. La sua elezione per due volte come rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà sottolinea il riconoscimento della sua voce e del suo impegno nella comunità accademica.
Parallelamente al percorso accademico, Elly contribuisce alla fondazione dell'associazione Progrè, dimostrando un impegno costante verso le questioni sociali. Attraverso questa associazione, cura video inchieste sul carcere e organizza un festival sui luoghi comuni legati all'immigrazione, evidenziando la sua sensibilità e impegno verso tematiche socialmente rilevanti.
La laurea di Elly non è solo il completamento di un percorso accademico, ma rappresenta anche il punto di partenza per il suo impatto nel mondo sociale e politico, consolidando il suo ruolo come pensatrice critica e attivista impegnata.
2012 - “Anija-La Nave”:
Nel 2012, l'attenzione di Elena Schlein si sposta verso il mondo del cinema, segnando un capitolo significativo nella sua carriera. Durante questo anno, Elly si dedica al documentario "Anija-La Nave" di Roland Sejko, un'opera che cattura la fuga collettiva di migliaia di persone dall'Albania verso l'Italia a bordo di grandi e piccole navi. Il film, prodotto dall'Istituto Luce – Cinecittà, riceve l'importante riconoscimento del premio David di Donatello come miglior documentario nel 2013.
La partecipazione attiva di Elly nel mondo cinematografico non è una novità, poiché già dal 2003 scrive recensioni per testate e blog e frequenta il Festival internazionale del Film di Locarno. Tuttavia, il suo coinvolgimento diretto nella realizzazione di "Anija-La Nave" rappresenta un salto qualitativo nella sua relazione con il settore cinematografico.
Il documentario affronta una vicenda umana di grande rilevanza sociale, raccontando la storia di migliaia di persone che intraprendono un viaggio pericoloso in cerca di una vita migliore. L'impegno di Elly nel progetto rivela la sua sensibilità verso le questioni migratorie e il suo desiderio di utilizzare il mezzo cinematografico per dare voce a storie spesso trascurate.
Contestualmente, nello stesso anno, Elly gira una video inchiesta con Pippo Civati sul tema dei fondi italiani non dichiarati in Svizzera. Questa ulteriore incursione nel giornalismo investigativo evidenzia la sua versatilità e il suo impegno nel portare alla luce questioni rilevanti e spesso sfuggenti all'attenzione pubblica.
Il 2012 si presenta dunque come un anno cruciale in cui Elly Schlein unisce la sua passione per il cinema alla sua vocazione sociale, contribuendo a dare visibilità a storie e temi che richiedono un'attenzione più approfondita e umana.
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