Gigi Riva è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, considerato uno dei migliori attaccanti nella storia del calcio. Ha giocato tutta la sua carriera nel Cagliari, con cui ha vinto lo scudetto nel 1970. Ha segnato 35 gol in 42 partite con la nazionale italiana, di cui è il miglior marcatore. È morto il 22 gennaio 2024, a 79 anni.
- Infanzia e formazione
- Carriera nel Cagliari e nella nazionale
- Gli ultimi anni di carriera e il ritiro
- Carriera da dirigente e morte
- Curiosità
Infanzia e formazione
Gigi Riva nasce a Leggiuno, in provincia di Varese, il 7 novembre 1944, sotto il segno dello Scorpione. Rimane orfano del padre, Giuseppe, a soli 18 mesi, a causa di un tumore ai polmoni. Cresce con la madre, Lolette, e il fratello maggiore, Gianni. Fin da piccolo coltiva la passione per il calcio, giocando nelle squadre locali. Frequenta la scuola elementare e media, dove si dimostra un buon studente. Si diploma come perito industriale, presso l'istituto tecnico di Luino.
A 16 anni, inizia a giocare a calcio a livello professionistico, nella squadra del Laveno Mombello, in Serie D. Qui si fa notare per le sue doti di attaccante, segnando 15 gol in 18 partite. Nel 1962, passa al Legnano, in Serie C, dove segna 6 gol in 23 partite. Nel 1963, viene acquistato dal Cagliari, in Serie B, per 30 milioni di lire. Si trasferisce in Sardegna, dove inizia la sua lunga e gloriosa carriera con la maglia rossoblù.
Nel 1964, contribuisce alla promozione del Cagliari in Serie A, segnando 11 gol in 31 partite. Nel 1965, debutta in nazionale, contro la Scozia, segnando il suo primo gol in azzurro. Nel 1966, partecipa al suo primo mondiale, in Inghilterra, dove segna un gol contro il Cile. Nel 1967, vince il suo primo titolo individuale, il Guerin d'oro, come miglior calciatore della Serie A.
Nel 1968, vince il suo primo titolo con la nazionale, il campionato europeo, disputato in Italia. Nella finale contro la Jugoslavia, segna il gol del pareggio, che porta la partita ai tempi supplementari. La partita viene ripetuta il giorno dopo, e l'Italia vince per 2-0. Gigi Riva viene eletto miglior giocatore del torneo, con 2 gol segnati. Nello stesso anno, vince anche il suo secondo Guerin d'oro.
Carriera nel Cagliari e nella nazionale
Gigi Riva continua la sua carriera nel Cagliari, diventando il leader e il simbolo della squadra. Nel 1969, segna 21 gol in 30 partite, e si laurea capocannoniere della Serie A. Nel 1970, raggiunge il suo traguardo più importante, la vittoria dello scudetto con il Cagliari. La squadra, allenata da Manlio Scopigno, domina il campionato, e si aggiudica il titolo con quattro giornate di anticipo. Gigi Riva segna 21 gol in 28 partite, e vince il suo terzo Guerin d'oro.
Nel 1970, partecipa anche al suo secondo mondiale, in Messico, dove si classifica secondo con la nazionale. L'Italia, allenata da Ferruccio Valcareggi, supera il girone eliminatorio, e batte il Messico e la Germania Ovest nei quarti e in semifinale. Nella finale contro il Brasile, l'Italia perde per 4-1, nonostante il gol di Gigi Riva. Il Brasile, guidato da Pelé, vince il suo terzo titolo mondiale, e si aggiudica definitivamente il trofeo Jules Rimet. Gigi Riva segna 3 gol in 4 partite, e viene inserito nella squadra ideale del torneo.
Nel 1971, Gigi Riva subisce il primo di una serie di infortuni, che ne condizionano la carriera. Durante una partita contro la Fiorentina, si rompe il perone della gamba destra, a causa di uno scontro con il difensore Francesco Rosella. Dopo sei mesi di stop, torna in campo, ma si infortuna di nuovo, durante una partita contro il Bologna, rompendosi il perone della gamba sinistra, a causa di uno scontro con il portiere Pierluigi Pizzaballa. Dopo altri sei mesi di stop, torna a giocare, ma non ritrova la sua forma migliore.
Nel 1972, partecipa al suo secondo campionato europeo, in Belgio, dove si classifica quarto con la nazionale. L'Italia, allenata da Ferruccio Valcareggi, supera il girone eliminatorio, ma perde la semifinale contro il Belgio padrone di casa. Nella finale per il terzo posto, l'Italia perde ai rigori contro la Jugoslavia. Gigi Riva segna 2 gol in 4 partite, e diventa il miglior marcatore della storia della nazionale, con 35 gol, superando il record di Giuseppe Meazza.
Gli ultimi anni di carriera e il ritiro
Gigi Riva continua a giocare nel Cagliari, ma non riesce a ripetere le imprese degli anni precedenti. La squadra, dopo aver sfiorato il secondo scudetto nel 1972, inizia un lento declino, e retrocede in Serie B nel 1976. Gigi Riva segna ancora alcuni gol importanti, come quello contro il Milan nel 1974, che gli vale il suo quarto Guerin d'oro, e quello contro la Lazio nel 1976, che gli permette di raggiungere quota 200 gol con la maglia del Cagliari.
Nel 1974, partecipa al suo terzo mondiale, in Germania Ovest, dove viene eliminato al primo turno con la nazionale. L'Italia, allenata da Ferruccio Valcareggi, non riesce a superare il girone eliminatorio, pareggiando con l'Argentina e la Polonia, e perdendo con l'Haiti. Gigi Riva gioca solo la prima partita, contro l'Argentina, e non segna nessun gol. Questa è la sua ultima partita in azzurro, con cui chiude con 42 presenze e 35 gol.
Nel 1976, Gigi Riva decide di ritirarsi dal calcio giocato, a 32 anni, dopo aver subito un altro infortunio alla gamba destra. La sua ultima partita è quella contro il Verona, il 13 giugno 1976, in cui segna il suo ultimo gol. Chiude la sua carriera con 315 partite e 164 gol in Serie A, e 42 partite e 35 gol in nazionale. Il Cagliari gli dedica una partita di addio, il 18 dicembre 1976, contro una selezione mondiale, alla presenza di 40 mila spettatori.
Nel 1977, Gigi Riva riceve il suo ultimo riconoscimento, il Pallone d'argento, come miglior calciatore italiano del 1976. Nello stesso anno, pubblica la sua autobiografia, intitolata Io, Riva. Nel libro, racconta la sua vita e la sua carriera, con aneddoti e riflessioni. Il libro ha un buon successo di pubblico e di critica, e viene ristampato più volte.
Carriera da dirigente e morte
Gigi Riva rimane legato al Cagliari, anche dopo il ritiro, diventando dirigente e responsabile del settore giovanile. Nel 1986, assume brevemente la carica di presidente del club, in un momento di crisi societaria. Nel 1987, torna al suo ruolo di dirigente, e contribuisce alla rinascita della squadra, che torna in Serie A nel 1989. Nel 2019, viene nominato presidente onorario del Cagliari, in occasione dei 50 anni dello scudetto.
Nel 1990, inizia la sua collaborazione con la nazionale italiana, come team manager. In questo ruolo, si occupa di gestire i rapporti tra la federazione, lo staff tecnico e i calciatori. Accompagna la nazionale in diversi tornei internazionali, tra cui i mondiali del 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010 e 2014, e gli europei del 1992, 1996, 2000, 2004, 2008 e 2012. Nel 2006, festeggia la vittoria del quarto titolo mondiale dell'Italia, in Germania. Nel 2013, lascia il suo incarico, dopo 23 anni di servizio.
Nel 2017, diventa direttore artistico dello Zecchino d'Oro, il famoso festival canoro per bambini. In questo ruolo, si occupa di selezionare le canzoni in gara, di organizzare le esibizioni e di promuovere il valore educativo e sociale della manifestazione. Nel 2018, conduce anche la 61ª edizione dello Zecchino d'Oro, insieme a Francesca Fialdini.
Nel 2024, muore a Cagliari, il 22 gennaio, all'età di 79 anni, a causa di un arresto cardiaco. La sua morte provoca grande commozione e cordoglio nel mondo del calcio e non solo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli conferisce la medaglia d'oro al merito civile, per il suo contributo allo sport e alla società. Il Cagliari e la nazionale italiana gli rendono omaggio con un minuto di silenzio e con una maglia speciale con il suo nome e il suo numero 11. Il suo funerale si svolge nella cattedrale di Cagliari, alla presenza di migliaia di persone. Le sue ceneri vengono disperse nel mare di Sardegna, come da sua volontà.
Curiosità
Gigi Riva, oltre alla sua carriera di calciatore e dirigente, ha anche delle curiosità che lo rendono una persona interessante. Alcune di queste sono:
- Ha scelto il numero 11 per la sua maglia, perché era il numero di suo padre quando giocava a pallone.
- Ha segnato il suo primo gol in Serie A contro il Torino, il 13 settembre 1964, con un tiro da 40 metri.
- Ha segnato il suo gol più bello contro il Napoli, il 22 novembre 1970, con una rovesciata da fuori area.
- Ha segnato il suo gol più importante contro la Germania Ovest, il 17 giugno 1970, nella semifinale dei mondiali, con un tiro al volo che ha fissato il risultato sul 4-3 per l'Italia.
- Ha pubblicato due libri sulla sua vita e la sua carriera: Io, Riva, nel 1977, e Un uomo in gol, nel 2006.
- Ha recitato in due film: Febbre da cavallo, nel 1976, e L'allenatore nel pallone, nel 1984. Ha anche doppiato il personaggio di Calcio nel film d'animazione Cars 2, nel 2011.
- Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti per la sua carriera e per il suo impegno sociale, tra cui il Collare d'oro al merito sportivo, il Premio internazionale Giacinto Facchetti, il Premio nazionale Andrea Fortunato e il Premio Fair Play Mecenate.
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